Dal 30 marzo al 2 aprile al Sanfelicinema

MARZO/APRILE

Giovedì 30Locandina italiana Il diritto di contare
Venerdì 31
Sabato 1
Domenica 2

Ore 21.15 sempre,
Domenica anche ore 16.00

Drammatico,
USA 2017
Di Theodore Melfi.
Con Taraji P. Henson, Octavia Spencer, Janelle Monáe, Kevin Costner.
Durata: 2 ore e 7’.

La conquista dello spazio si intreccia con la storia dei diritti civili da parte delle donne di colore. Il tutto raccontato in un film di solido impianto e piacevole visione.

LA CRITICA DEL FILM

Film tradizionale, didascalico, interessante perché apre una pagina di storia non nota, il film anche se pare ogni tanto un déjà vu (…) nella lotta al razzismo, vale nel racconto della vita di tutti i giorni, il genio che sfida l’idiozia. Tre grandi attrici compagne ci rendono ogni sfumatura vicina, Taraji P. Henson, Janelle Monae, Octavia Spencer.
Maurizio Porro – Corriere della Sera

(…) storia vera edificante, raccontata senza svolazzi puntando sul semplice fascino della realtà (…).
Fulvia Caprara – La Stampa

Donne, nere e nella Virginia razzista fra gli anni 50 e 60. (…) Tanto affascinante quanto pressoché sconosciuta, la loro storia ha preso luce meritata prima nel libro di Margot Lee Shetterly (…) e successivamente in un biopic dal segno hollywoodiano. (…) Film luminoso e illuminante nella sua lineare classicità, è impreziosito da tre attrici in perfetta sintonia con i personaggi rivoluzionari loro assegnati.
Anna Maria Pasetti – Il Fatto Quotidiano

Cinema ‘obamiano’: pellicole prodotte durante i due mandati del primo presidente nero Barack Obama, tra il 2009 e 2017, concentrate sui progressi sociali degli afroamericani in Usa. Alcuni esempi: ’12 anni schiavo’ (2013), ‘The Butler – Un maggiordomo alla Casa Bianca’ (2013), ‘Selma’ (2014). Rientra nella categoria ‘Il diritto di contare’, storia vera di tre afroamericane degli anni 60 impiegate dalla NASA nella cosiddetta corsa allo spazio contro gli agguerriti sovietici. (…) Il senso del film è la condivisione patriottica della sfida spaziale all’URSS in cui i neri scattarono in alto insieme a tutte le altre etnie. Non potrebbe esserci concetto più ‘obamiano’, e distensivo, di questo. Ispirato dalle pagine del libro di Margot Lee Shetterly, il bravo regista Melfi (…) adatta, comprime e drammatizza come è necessario nel grande cinema popolare americano. Ne esce fuori un film compatto, piacevole e concreto nella sua missione. Divine le tre interpreti tra cui spicca la Henson di una Katherine adorabile nel suo zelo leggermente autistico (umilierà, alla lunga, un odioso nerd razzista) affiancata dalla matronale Spencer e dalla vivace Monáe.
Francesco Alò – Il Messaggero

(…) ‘Hidden Figures’ risulta, a schermo acceso, uno di quei film che ti fanno riempire bene la serata. Per merito di tutti gli addetti: dalla regia (con annessa sceneggiatura) agli attori (Octavia Spencer, ma anche incredibilmente Kirsten Dunst) alla struggente colonna sonora. Theodore Melfi per noi era fin d’ora nessuno, ma siamo sicuri che volerà alto. Perché è un gran ruffiano. Prende personaggi di mezzo secolo fa (incredibile che siano esistiti) e ce le fa sembrare le ragazze della porta accanto. Da seguire (e da indignarsi) quando sono messe in croce da razzisti sessisti. E da giubilare in coro quando la favola (perché favola non è, ma lo sembra) si compie: quella di tre ragazze nere che raggiungono lo scopo della vita mandando tra le stelle un ragazzo bianco.
Giorgio Carbone – Libero

E’ stato uno dei grandi sconfitti nella notte degli Oscar. Un peccato, perché la storia vera delle tre donne di colore Katherine Johnson, Dorothy Vaughn (Octavia Spencer, bravissima) e Mary Jackson (Janelle Monae) (…) meritava almeno un riconoscimento. Un film dalla narrazione lineare, semplice, che limita la retorica, puntando sui fatti e su un ben ritrovato Kevin Costner.
Maurizio Acerbi – Il Giornale

Biopic standard, ma preciso, studiato per segnare le offese tremende dei diritti salvando la lungimiranza dei bianchi buoni (il boss Costner), lascia intuire che fu anche peggio di quanto si possa immaginare. Premio simpatia alla Spencer, però la solista del trio è la Henson (…). Emoziona.
Nazione-Carlino-Giorno

Il regista (…) racconta un doppio percorso di emancipazione che vede queste donne decise sia a dimostrare le proprie competenze in un mondo al maschile, sia a rivendicare i propri diritti civili, ristabilendo l’eguaglianza tra bianchi e neri.
Alessandra De Luca – Avvenire