Dal 2 al 5 novembre al Sanfelicinema

novembreLocandina italiana The Teacher

Giovedì 2
Venerdì 3
Sabato 4
Domenica 5

Ore 21.15 sempre,
Domenica anche ore 16.00

Commedia,
Slovacchia/Repubblica Ceca 2017
Di Jan Hrebejk.
Con Zuzana Mauréry, Csongor Kassai, Peter Bebjak.
Durata: 1 ora e 42’.

Tratto da una storia vera il caso di una insegnante di liceo che a Bratislava cerca di barattare buoni voti con “collaborazioni” dei genitori degli alunni.

LA CRITICA DEL FILM

Bratislava inizio armi Ottanta. Esiste ancora la Cecoslovacchia e apparentemente salda resta la sua natura di “repubblica popolare” ancorata al “campo socialista”. Le prime battute alternano l’arrivo in una classe delle medie della nuova insegnante Maria Drazdechova al flash forward della riunione dei genitori della medesima classe convocati dalla direttrice per discutere una grave questione. Vedova di un militare e con parenti residenti a Mosca, la prof è una fedele comunista-presiede la cellula scolastica del partito – che abusa del proprio potere. Sotto il ricatto delle valutazioni di rendimento degli alunni, che orienta a proprio piacimento, ottiene dalle famiglie ogni sorta di favori. Discriminando chi si sottrae, i meno “affidabili” ideologicamente. Tre genitori, fra i quali uno scienziato privato del suo status dopo che la moglie è espatriata “tradendo” la patria, presentano un esposto. La riunione, il cui andamento seguirà lo schema della Parola ai giurati prefigurando più grandi rivolgimenti, serve a parlare di questo. Ma non siamo proprio sicuri che la musica cambierà se, un decennio dopo e a comunismo crollato, Drazdechova potrà presentarsi a una nuova classe ritoccando la forma dei suoi metodi ma non la sostanza. Efficace nel tratteggiare la torbida atmosfera di conformismo che fu propria dei regimi comunisti, il film arriva un po’ fuori tempo massimo.

Paolo d’Agostini –  La Repubblica

I prolifici autori cechi Jan Hiebejk e Pets Jarchovsk (regista e sceneggiatore) tornano al loro meglio con un dramma ambientato a Bratislava negli anni ottanta, dando un tocco ironico e divertente alla vicenda di un’insegnante di scuola media che sfrutta la sua posizione per ottenere favori dai suoi studenti e dai loro genitori. […]

Alissa Simon – Variety

È una commedia, The Teacher; un film in cui il regista Jan Hrebejk utilizza un linguaggio espressivo elegante, raffinato, e pure un po’ confettato. Tutto è luminoso, in tonalità pastello. Gli abiti sono a fiori, la carta da parati nelle case – seguendo un design tra gli anni ’70 e gli anni ’80 – è geometrica e ipercolorata, il trucco e le unghie delle signore sempre perfetti e sgargianti. Lo sguardo della macchina da presa è discreto, leggiadro, forse pure distaccato, nei momenti in cui i nodi della trama si fanno più complessi e dolorosi, come se volesse restare sempre un passo indietro, con un atteggiamento tra il reverenziale e il superficiale. Visivamente, sembra che Hrebejk stia raccontando una storia di capricciose regine, magari un pettegolezzo, un fatto di poco conto, o almeno qualcosa con un lieto fine da vecchio film per famiglie. Quel che viene messo in scena è, invece, l’esatto opposto: in un mondo che sembra distante anni luce dall’epoca della cortina di ferro e dal grigiore che, un po’ per automatismo, scatena nella mente di ogni spettatore, il regista ceco dà vita, ispirandosi a una storia realmente accaduta e con un incastro di trama ricco di suspense, a un vero e proprio dramma. Protagonista è un’insegnante di Bratislava, Maria Drazdechova (interpretata da Zuzana Mauréry, e che alla mia generazione non può non ricordare la Dolores Umbridge inventata dalla Rowling), che si cala perfettamente in questo scenario, giocando con la stessa ambiguità tra apparenza e reale, caratterizza dell’intero film. Maria, infatti, è una donna vestita e pettinata in modo impeccabile, che trasuda garbo e gioia, una dolce maestra quasi materna, solare e sorridente. O almeno – di nuovo – così si presenta a un primo, superficiale sguardo. Dietro le mani giunte con compostezza, le scarpe col tacco basso e un portamento da “compagna” esemplare, si nasconde, specularmente allo stile usato da Hrebejk, un’ombra:

È una commedia, The Teacher, in apparenza. Sorride, ammicca, irradia colore. Eppure, al tempo stesso, è un film che contiene in sé, sotto la superficie, una denuncia. Ai soprusi, propri delle società del blocco sovietico d’inizio anni ’80 e, contemporaneamente, di ogni società di ogni momento storico: è il 1992, quando si chiude la storia, la Cecoslovacchia è libera, da lì a poco Bratislava tornerà a essere la capitale della Slovacchia, eppure niente è cambiato. C’è ancora chi, dietro un atteggiamento lezioso, nasconde prevaricazioni e pretese. C’è ancora chi, messo di fronte all’evidenza dei fatti, preferisce restare dalla parte del torto, per convenienza.

Katia Dell’Eva – www.cineforum.it