Dal 18 al 21 ottobre al Sanfelicinema

ottobrePoster Don't Worry

Giovedì 18
Venerdì 19
Sabato 20
Domenica 21

Ore 21.15 sempre,
Domenica anche ore 16.00

Biografico,
Usa
2018
Di Gus Van Sant.
Con Joaquin Phoenix, Rooney Mara, Jonah Hill.

Durata: 1 ora 53′

Joaquin Phoenix nel non facile personaggio del vero alcolista-fumettista John Callahan, che, grazie all’arte del disegno, ha superato il dramma di un incidente invalidante.

LA CRITICA DEL FILM

Grazie a un Joaquin Phoenix che sa offrire la giusta misura di irriverenza ma anche di introspezione al personaggio, Van Sant riesce ad affrontare anche il tema della disabilità senza falsi pietismi. Callahan, spesso contestato per l’infrazione di tabù consolidati e del tutto disinteressato al rispetto del politically correct, una volta ha detto: “Il mio solo metro di giudizio per comprendere se mi sono spinto troppo oltre lo trovo in persone costrette sulla sedia a rotelle o che hanno uncini al posto delle mani. Come me non ne possono più di quelli che pretendono di parlare in nome dei disabili. Di tutta quella pietà e paternalismo. Questo è ciò che va veramente detestato”.
Giancarlo Zappoli – www.mymovies.it

Don’t Worry (che prende il suo titolo originale dalla battuta di una famosa vignetta di Callahan) sta dunque perfettamente dentro al cinema di Van Sant anche e proprio per il nitore e la sincerità delle sue scelte. Come quella di optare per l’assoluta esposizione di ciò che racconta, affidandolo essenzialmente alla misura della messa in scena e alla bravura degli attori (neanche a dirlo Joaquin Pohenix su tutti). Avanti e indietro, nel passato, nei ricordi, nei traumi in cui trovare, vanamente, una giustificazione per se stessi; indietro e avanti, intorno, alla ricerca della propria identità, di un punto di riferimento, di qualcosa che basti senza dare un senso, perché di senso mica ce n’è. Avanti e indietro, dentro la grana spessa di un digitale che si traveste e si sporca portando il film dalle parti della testimonianza. Quello che sembra fare insomma Van Sant, è una scelta che alla fine sta forse semplicemente dalle parti della pacificazione con quella materia tanto travagliata, una risoluzione che passa per la decisione di far affiorare tutto e confidarlo all’evidenza. Che poi, che male c’è.
Chiara Borroni – www.cineforum.it

Van Sant non ha perso la sensibilità indie del cineasta indipendente che prende a calci Hollywood e i suoi feticci. Poiché l’età avanza, sceglie il versante della commozione. Ma trasforma quella che poteva essere solo una lezioncina moraleggiante in un affresco pieno di dettagli, sfumature, spunti di riflessione. Pur prolisso e in certi tratti irritante, Don’t worry è un’operetta morale leopardiana, piena di sofferta speranza, raccontata con garbo e polso fermo. Joaquin Phoenix, sempre più bravo, confronta i suoi drammi con quelli di Udo Kier e Beth Ditto, si innamora della fisioterapista Rooney Mara, corre come un diavolo in carrozzina. Anche se bisognerebbe rammentargli che, per essere convincente, non è necessario, ogni volta, stravolgersi fino a diventare la caricatura di se stesso.
Paolo Baldini – www.corriere.it