“Facciamo una preghierina?”
Davanti al presepio è normale fermarsi e ammirare. Si guarda come è fatto, il materiale scelto, l’ambientazione, la disposizione delle statuine, il movimento delle luci, il bianco delle stradine e il verde del muschio.
Ci si ferma davanti alla natività, da una parte la Madonna e dall’altra Giuseppe, poco dietro la mangiatoia con il bue e l’asino. Ci si accorge della stella cometa e, in lontananza dei magi; gli angeli hanno un loro posto per quella voce che, insieme alla luce, resero viva quella notte; e poi le pecore con il famoso “pastore dormiente”. Qualche volta si trova in lontananza il palazzo di Erode con le guardie. Il bambino verrà messo nei presepi delle chiese e delle case la notte di Natale così che si completa la scena.
La tradizione ha infine creato una infinita serie di personaggi con i loro diversi lavori, quasi a voler mettere “il mondo” attorno a quel bambino. Il presepio segue determinati canoni a cui tutti ci atteniamo e che unisce stili e creatività.
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