Dall’ 1 al 4 marzo al Sanfelicinema

marzoLocandina italiana Ella & John - The Leisure Seeker

Giovedì 1
Venerdì 2
Sabato 3
Domenica 4

Ore 21.15 sempre,
Domenica anche ore 16.00

Drammatico.
Italia/Francia 2017
Di Paolo Virzì.
Con Helen Mirren, Donald Sutherland, Christian McKay
Italia-Francia, 2017,

Durata: 1 ora 52’

Il nuovo Virzì va in America per seguire una anziana coppia nell’ultimo viaggio di vacanza e libertà. Mirren e Sutherland da non perdere.

LA CRITICA DEL FILM

Dire he siamo dalle parti del classico ‘on the road’ americano vuol dire solo che il copione poggia su una struttura solida e robusta. Che Virzì osserva con rispetto e sulla quale lavora nella prospettiva di guardare ai fatti e alle cose con distaccato nervosismo, ora con pazienza ora con rabbia. A prevalere è una tristezza di fondo, una malinconia da ultima spiaggia che rende i toni difficili e disperati. Il regista si confronta con un plot ormai sperimentato e lo porta a livelli di gioia e di ribellione. Ella e John sono due ‘fuori dal coro’ che vivono la follia dello star male anche per toccarne le impreviste reazioni. Virzì ‘gira’ in America ma cuore e mente sono in Italia.
www.cnvf.it

Non siamo al pari di altri film di Virzì, ma in questa “ballad buffa e triste, con qualcosa di irragionevole e pazzoide, ma vitale e felice”, come la definisce il regista, c’è del buono: la formidabile presenza e centralità di Mirren e Sutherland per tutti i 112 minuti del loro duetto, alternandosi in circostanze umoristiche e affondi drammatici. Lui intenso e imprevedibile, prolisso e brontolone, ossessionato dalle pagine dei romanzi che ha studiato e insegnato. Lei sempre di buon umore, acuta, spiritosa, e amorevole. Straordinaria anche quando si mostra senza parrucca. Ella e John compiono un viaggio simbolico in cerca di suggestioni, e ripercorrono la loro vita guardando le diapositive famigliari durante le soste nei campeggi. Quel fascio di luce al buio che proietta la loro storia li aggancia a una dimensione senza tempo, e lungo tutto il film si osserva una coppia che seppure si conosca benissimo, sta ancora attraversando una fase di scoperta. L’attualità irrompe a tratti, è l’estate del 2016, negli Stati Uniti la campagna elettorale per le presidenziali è in pieno corso e si finisce anche in mezzo a una manifestazione con dei supporter di Trump. “Ho questo viziaccio di prendere argomenti tristi e penosi e provare a trasformarli in avventure avvincenti, il segreto è mescolare commedia e tragedia, sempre”, dice il regista. Ella e John fanno una scelta che è ragione di sollievo per loro stessi e per chi resta, la vita è bella così, e va goduta fino all’ultimo istante. Catturano l’attenzione i brani scelti ad accompagnare alcune sequenze, carichi di simbologia, sensazioni e molto altro ancora. Oltre a Carol King troviamo If you leave me now pezzo del 1976 dei Chicago, e un ballo pieno d’amore sulle note di Don’t Leave Me This Way di Harold Melvin & The Blue Notes. Il film si chiude con Me and Bobby McGee di Janis Joplin, inciso dalla cantante texana solo pochi giorni prima della sua morte, avvenuta il 3 ottobre 1970.
Simona Loew – blog Corriere della sera

Dopo tanti anni (My Name is Tanino, 2002) Paolo Virzì è tornato a viaggiare per le strade d’America. E come sempre succede quando non si dice veramente «addio», Ella & John, il nuovo film, ha inevitabilmente il sapore dolceamaro del bilancio. È quello che fanno, a loro modo, questi due strambi vecchietti che danno il titolo al film, nella loro fuga per sottrarsi alle cure dei medici e dei figli ormai adulti e apprensivi.(..) tra momenti esilaranti e altri di autentico terrore, ripercorreranno l’appassionata vicenda di un abbraccio d’amore che proprio non ce la fa, dopo 50 anni, a smettere di racchiudere un mondo intero. Il regista livornese sa bene come si toccano le corde dei sentimenti e così lascia pudicamente sullo sfondo l’America delle strade, dei paesaggi e delle città (ormai trasformate in mitologia), per concentrarsi su quello che gli riesce meglio, e cioè i due personaggi. Più semplice di così non si può, visto che l’intero film si regge sulla tenerezza, la malinconia, la follia e il disincanto di due interpreti meravigliosi (Donald Sutherland ed Helen Mirren) che non faranno che reggersi l’un l’altro, nell’inevitabile replay di un’esistenza in cui i ricordi sono vecchie diapositive proiettate in un campeggio improvvisato e la memoria va e viene come se il presente non fosse altro che una parentesi aperta sul nulla. E’ in quel vuoto da riempire, in quell’ultima riga da scrivere, che si è tuffato Virzì, ricordandoci che la vera, ultima emozione, sta sempre nel desiderio di vivere. E di amare, naturalmente.
Marco Luceri – www.corriere.it

Negli anni Settanta Ella e John Spencer andavano in vacanza coi figli in camper. Ora, dopo qualche decennio, ci salgono per sfuggire a un destino di cure mediche che li separerebbe per sempre, diretti sulla Old Route 1 alla casa Hemingway, a Key West. John è smemorato, ma forte, Ella fisicamente fragile, ma lucidissima e attraverso il loro viaggio in un’America che non riconoscono più ripercorreranno una storia d’amore fatta di passione, devozione ma anche segreti e ossessioni. Non si daranno alla pazza gioia i due splendidi e teneri protagonisti del road movie americano di Paolo Virzì (Helen Mirren e Donald Sutherland), eppure divertono lo spettatore alternando risate e sconforto, ironia e commozione, riflettendo sulle feroci sfide della vecchiaia. Peccato solo che il finale getti un’ombra su una storia che trasuda voglia di vivere da tutti i fotogrammi.
Alessandra de Luca – Avvenire