PONTE DEGLI SPECCHIETTI n. 17

Il parroco non c’è per cinque giorni

È una fortuna avere avuto cinque giorni per stare in silenzio e dare spazio unicamente ad ascoltare la Parola di Dio, pregare e rivedersi alla luce di Colui che è passato dalla mia vita.

Arrivò così, in un certo modo, la richiesta di diventare sacerdote ed essere a servizio suo e della Chiesa. Come avviene in tutte le scelte fatte nella fede in Dio, non ci si può “accontentare” o credere che tutto sia a posto. C’è un continuo sviluppo e, molto spesso, l’arrivo di molte sorprese. Ecco che avere dei giorni per rivedersi alla luce della Parola di Dio è necessario, proprio in nome di quella antica chiamata.

Normalmente mi capita di andare da solo presso una comunità monastica che mi garantisce una seria preghiera liturgica, mentre mi faccio aiutare da un testo di qualche uomo o donna di Dio. Il silenzio poi… è silenzio.

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La Grangia di Monluè ringrazia San Felice

Grazie per il grandissimo sostegno che ci avete garantito anche in questo Natale. La Grangia può continuare ad accogliere rifugiati e profughi solo grazie alla sensibilità e generosità dei propri donatori.